Aggiustare la propria bici è una gran cosa, a patto di saperlo fare senza rischi per lei e per voi. Ecco i nostri consigli per evitare imprevisti e incidenti.
Sappiamo che non vedete l’ora di mettere le mani sulla vostra bicicletta per trasformarla da un’onesta due ruote in un vero e proprio bolide della strada. Prima di iniziare, però, accettate qualche sano consiglio per evitare di provocare inavvertitamente danni alla vostra amata bici o addirittura a voi stessi. Non pretendiamo che vi infiliate in uno scafandro super-imbottito, ma solo che siate nelle condizioni migliori per mettere le mani sulla bicicletta, prima sul banco da lavoro e poi sulla strada. Insomma, sia che siate alle prime armi con pinze e cacciaviti, sia che siate esperti del fai da te, le seguenti semplici regole meritano la vostra attenzione.
Guanti
Un bel paio di guanti come quelli in figura sono un vero e proprio must per operare con precisione e sicurezza. Guanti da meccanico essenziali per prevenire tagli, sbucciature e quelle fastidiosissime infiammazioni tendinee che affliggono i palmi delle mani di chi avvita per molto tempo viti troppo dure con cacciaviti dall’impugnatura mal progettata. Inoltre, lubrificanti e solventi non fanno certo bene alla pelle, e in questo caso un bel paio di guanti di gomma vanno benissimo. Inoltre, proteggete le vostre mani con le apposite creme di paraffina, che si dissolvono con l’acqua calda portandosi via tutto il grasso e lo sporco depositati sulle mani protette per l’appunto dalla barriera di paraffina.
Occhiali
Non scherzate con i vostri più preziosi strumenti. Gli occhi sono un organo estremamente sensibile, e gli spray più o meno oleosi rappresentano un pericolo costante, così come l’imprevedibile scoppio di un pneumatico difettoso. Anche indossando gli occhiali di protezione, evitate di tenere la faccia troppo vicina alla gomma durante le fasi di gonfiaggio della stessa, specialmente se utilizzate un banco di lavoro e un compressore. In particolare, state attenti alle gomme rinforzate come le Armadillos, o se la bici è rimasta inutilizzata a lungo con gomme indebolite dalla lunga inattività. In tutte queste occasioni un paio di occhiali vi può salvare la vista, ma ricordatevi che il resto del volto resta esposto.
Supporto
Avvitare e svitare in sicurezza e senza farsi male dipende quasi esclusivamente dall’ergonomia degli strumenti e dal modo in cui li si utilizza. La postura del corpo è, in questo senso, importante, sia per esercitare la forza necessaria che per evitare eventuali sbilanciamenti. A questo proposito il cavalletto per la manutenzione bici può fare tutta la differenza del mondo, permettendovi di avvitare e svitare come si deve anche le viti e i bulloni più ostinati.
Torsioni
L’irrefrenabile progresso tecnologico ha contagiato anche la produzione dei materiali ciclistici. Questi ultimi sono così diventati sempre più leggeri, ma non altrettanto resistenti, specialmente a torsioni che non rientrino nelle sollecitazioni meccaniche per le quali sono stati progettati. Ergo, se una volta si poteva (anzi, doveva!) avvitare manubri e sellini come se non ci fosse un domani, ora esistono bulloni al titanio che non possono sopportare un momento meccanico di più di 4 o 5 newton metro. Se non siete in grado di giudicare il momento torcente che applicate, per esser sicuri di non rompere qualcosa è quindi meglio che vi procuriate una chiave dinamometrica.
Dita
Quando una bicicletta è sollevata da terra, di solito i pedali, la catena e la ruota posteriore girano costantemente per consentirvi di eseguire i piccoli aggiustamenti necessari. Magari state rimettendo a posto una catena che cade, oppure state centrando una ruota, ed è inutile dire che sono tutte operazioni che si fanno utilizzando le mani. Malgrado la banalità di tali operazioni, state sempre bene attenti a dove mettete le mani, e in particolar modo le vostre preziosissime dita. Infilarne una tra catena e pignone non è certo un’esperienza consigliabile, specialmente se la si ha con una bicicletta a scatto fisso, mentre con quelle a ruota libera le conseguenze sono un po’ meno devastanti.
Istruzioni
Spesso e volentieri succede di provocare danni alla bicicletta solo perché non si capisce bene l’operazione da compiere. È buona norma leggere attentamente le istruzioni o, quando non fosse possibile, documentarsi approfonditamente in altri modi. Due casi tra i più comuni ai quali prestare particolare attenzione sono la rimozione delle pedivelle e la regolazione del manubrio. Nell’ultimo caso, in particolare, ricordatevi sempre di seguire la giusta sequenza nelle operazioni di regolazione, prima allentando il bloccaggio del cannotto di sterzo, poi serrando il bullone di regolazione superiore, e quindi riavvitando lo sterzo senza esercitare una torsione eccessiva.
Ruote
Un problema riscontrato spesso nel corso di tanti anni di attività è sicuramente quello di ruote che non vogliono saperne di rimanere in sede per essere fissate come si deve. Per un sacco di ragioni diverse succede che non siano allineate perfettamente, certe volte a causa di verniciature o cromature imperfette dell’asse, altre volte a causa di portamozzo deformati da urti accidentali. È quindi buona norma, prima di stringere i bulloni, far sbattere qualche volta la ruota a terra perché assuma l’assetto giusto nelle guide. Inoltre, state attenti a non avvitare i bulloni sopra i piccoli fermi di sicurezza dei portamozzo anteriori, rendendo instabile la ruota, cosa davvero pericolosa specialmente affrontando discese sconnesse.
Gomme
Il posizionamento e il gonfiaggio degli pneumatici è un’altra operazione delicata. La tecnica migliore per gonfiare una gomma è appoggiarla piatta sul terreno, in modo da minimizzare in rischio che il tallone dello pneumatico risulti scentrato rispetto al cerchione, rendendo probabile un pericoloso scoppio dello stesso. Assicuratevi di spingere la valvola ben all’interno della gomma, per evitare che possa venire schiacciata tra tallone e cerchio. Inoltre, fate sempre attenzione allo stato di usura delle superficie frenanti dei cerchioni. Molti modelli offrono anche appositi indicatori per verificarne lo stato, di solito sotto forma di una sottile scanalatura che scompare quando il cerchio va sostituito.
Ruota Libera
Provare a smontare un giunto di sopravanzo danneggiato è una delle operazioni più pericolose in assoluto, sia per voi che per la bicicletta. Non iniziate nemmeno se non avete a vostra disposizione un banco di lavoro, che vi permette di avere un ottima presa sul vero e proprio cuore del meccanismo, dopo aver estratto il pacco pignoni utilizzando una chiave a frusta e l’estrattore apposito per liberare l’anello che fissa il pacco stesso. L’estrattore deve essere inserito nello spazio lasciato libero dalla rimozione del bloccaggio rapido, quindi agite con una chiave aperta sull’estrattore mentre contemporaneamente fate forza sulla chiave a frusta, allentando l’anello di bloccaggio dei pignoni e sfilando il pacco stesso.