A prima vista le bici da corsa non sono cambiate molto nel corso degli anni. In confronto alle mountain bike più moderne, queste biciclette tradizionali hanno più o meno lo stesso profilo da cinquant’anni. Ovviamente, in realtà c’è ben poco di tradizionale in telai in carbonio, ruote lenticolari o cambi a 22 rapporti. Insomma, l’innovazione tecnologia c’é eccome, basta guardare bene. Ed è davvero importante sapere dove guardare e mettere le mani quando si parla di bici da corsa, almeno se si vuole ottenere il massimo.
Se la linea generale sembra non essere cambiata granché, la vera e propria rivoluzione è infatti avvenuta nei dettagli. Detto questo, la cosa fondamentale è come la bicicletta si adatta a voi e alle vostre caratteristiche. Se trovate il giusto equilibrio all’inizio, la strada si fa subito in discesa.
SELLA E REGGISELLA
Come lecito aspettarsi, queste componenti hanno un grande impatto sulla vostra comodità di pedalata. Specialmente per le bici da corsa, il confort dipende più da un corretto assetto che dall’imbottitura del sellino. Quest’ultimo è generalmente lungo, sottile e poco imbottito. A guardarlo sembra davvero molto scomodo, e indubbiamente necessita di qualche oretta di adattamento, ma alla fine è molto più confortevole delle selle larghe per pedalate di ore. Date un’occhiata alle sezioni 5 e 6 per qualche dritta a riguardo.
PACCO PIGNONI
Le bici da corsa utilizzano rapporti ravvicinati per aiutarvi a pedalare alla velocità (cadenza) adatta alla vostra potenza. Gran parte delle bici da corsa, tranne le più economiche, hanno 10 pignoni, anche se Campagnolo ha recentemente proposto addirittura un pacco a 11 pignoni per le sue soluzioni d’alta gamma.
GUARNITURA
Le bici da corsa propongono tradizionalmente due corone anteriori da 53 e 39 denti, ma per affrontare anche le salite più dure si va sempre più affermando la combinazione compact da 50 e 34 denti. Volendo sono disponibili anche guarniture a tre corone, decisamente più versatili.
TELAIO
Il telaio è il cuore della bici. Quelle da corsa hanno di solito telai in carbonio o alluminio, con modelli di nicchia in acciaio e titanio. I telai tradizionali utilizzano un tubo orizzontale piatto e un reggisella più corto. La geometria compatta che va al momento per la maggiore impone un orizzontale inclinato in basso verso la sella che agevoli l’azione sui pedali. È molto importante che il telaio sia della giusta misura e forma per le vostre caratteristiche fisiche e il vostro stile di pedalata.
MANUBRIO
Il classico manubrio a corna d’ariete definisce esso stesso la bici da corsa, offrendo grande stabilità e un buon numero di posizioni di guida tra la presa bassa, adatta al mantenimento di una postura più aerodinamica, e la presa alta vicino a dove si inseriscono i freni, più rilassata ma anche più adatta alla pedalata in salita. Forma e larghezza del manubrio variano a seconda delle necessità fisiche e tecniche del ciclista. Nelle sezioni 5 e 6 vedremo come installare e adattare il manubrio della vostra bici.
FRENI
Le bici da corsa utilizzano i classici freni ad archetto. Compatti, leggeri e potenti, sono adatti solo alla strada per via della loro inefficienza in condizioni di fango e sporco. E anche sul bagnato la forza della frenata è drasticamente ridotta.
RUOTE
Le ruote delle bici da corsa non devono essere particolarmente robuste, e possono quindi permettersi qualche raggio in meno. Questa ruota, ad esempio, ha ben pochi raggi, che non s’incrociano nemmeno. Anche la larghezza del battistrada è minima, tipicamente tra i 25 e i 18 millimetri per le bici da gara. Per diminuire la resistenza al rotolamento di solito i copertoncini hanno una striscia centrale in gomma slick e una pressione di 6-8 bar. Nella sezione Ruote troverete tutto quello che vi serve sapere su una delle componenti fondamentali delle biciclette.