Le bici da città e, in generale, da passeggio provano a coniugare la velocità delle bici da corsa con il confort e la robustezza delle mountain bike.
Il prezzo alle stelle della benzina è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ora la cosiddetta city bike è vista davvero da molti come l’alternativa all’automobile, almeno per le brevi distanze. Questa categoria comprende un sacco di ibridi e tipologie diverse, che vanno da un estremo all’altro dell’offerta a due ruote, mischiando indiscriminatamente elementi da bici sportiva e dal mountain bike per offrire il compromesso migliore per ciascuno di noi. Queste sono però le caratteristiche comuni che identificano una vera e propria city bike.
Il sistema di rapporti delle bici da città è ovviamente semplificato, pur offrendo una qual certa elasticità. Insomma, le marce sono generalmente poche, e una buona manutenzione è necessaria per evitare cadute di catena troppo frequenti.
Che stiate andando al lavoro o a pedalare al parco, può essere utile avere un’alternativa allo zaino per portare piccoli carichi, anche se il loro fissaggio non è sempre efficace e immediato. Inoltre, fondamentali risultano i parafanghi per evitare di sporcarsi e bagnarsi in caso di pioggia e asfalto umido.
Le bici da città possono avere da una a tre corone anteriori, anche se ne bastano un paio di diametro ben differente per garantire la sufficiente versatilità d’uso anche in città collinari. Di solito le city bike sono provviste di copricatena per evitare di sporcarsi e per proteggere catena e corone da urti accidentali coi marciapiedi.
I telai per le bici da passeggio possono variare enormemente a seconda se la bicicletta è più ispirata a quelle da corsa piuttosto che alle mountain bike. L’alluminio è il materiale più utilizzato, col carbonio riservato ai modelli top e l’acciaio per quelli base. La geometria tende a essere stabile e poco elaborata, con un occhi di riguardo al confort prima che alle prestazioni.
Le bici da città e da turismo sono caratterizzate da un manubrio orizzontale, di solito sorretto da un attacco piuttosto corto per agevolare una posizione più comoda e verticale. Generalmente l’altezza dell’attacco può essere adattata a piacere con tanto di tacche sul supporto dello sterzo. Difficilmente troverete manici in pelle, con ergonomiche manopole in gomma che vanno per la maggiore, e le temibili versioni in scivolosissima plastica nelle versioni più economiche.
Se volete usare la bici in città per andare al lavoro tutto l’anno allora vi servono assolutamente delle buone luci. Per risparmiare sulle pile, o per evitare di doverle cambiare, molti modelli offrono ancora le famigerate dinamo, che ora sono comunque molto più efficienti e leggere rispetto a un passato fatto di pedalate furiose solo per farsi vedere e vederci qualcosa. Il nostro consiglio è comunque di fornirsi di luci e catarifrangenti supplementari per essere sicuri di essere visibili anche nelle sere più nere.
I pendolari più scatenati optano per ruote da 70 cm e pneumatici stretti e scorrevoli, anche se battistrada larghi e tassellati sono caldamente consigliati, visto lo stato delle nostre strade. Inoltre, più grande è la gomma, più facile risulta la pedalata lanciata, e anche le mountain bike si stanno convertendo al formato maggiore da 29 pollici.
Anche in questo caso le soluzioni sono le più varie. I freni a disco meccanici sono al momento piuttosto popolari, vista la loro affidabilità e semplicità di manutenzione. Quelli idraulici sono meno comuni, solitamente limitati alle bici da turismo che devono fare tanti chilometri e trasportare carichi importanti. La maggioranza delle city bike da strada utilizza ancora i freni ad archetto, anche se la soluzione V-brake da mountain bike rappresenta una valida alternativa in condizioni climatiche poco clementi.