Manutenzione della Bici – Cose da non Fare

Prima di mettere le mani su una bicicletta è bene aver ben chiara la lista delle cose giuste da fare, degli attrezzi da utilizzare e di come lavorare in sicurezza. Altrettanto importante è, però, la lista delle cose da NON fare. Dieci cose assolutamente da evitare, che qui vi elenchiamo senza seguire un particolare ordine d’importanza, essendo tutte piuttosto pericolose per la salute del vostro mezzo, ed eventualmente anche per la vostra. Una piccola guida evita-guai non si rifiuta mai, specialmente se si è alle prime armi nella riparazione e manutenzione di un mezzo tanto delicato come la bicicletta. Anche perché spesso e volentieri certi errori d’inesperienza si pagano carissimi, specialmente quando si parla dei modelli tecnologicamente più avanzati.

Torsioni
Ricordatevi che non state partecipando a un prova di forza: non stringete troppo bulloni particolarmente fragili. In giorni in cui vanno per la maggiore componenti in carbonio e bulloni in titanio, è fondamentale avere le mani di velluto per non spaccare niente. Se non pensate di riuscire a essere abbastanza delicati, considerate l’acquisto di una chiave dinamometrica con gli opportuni calibri e per serraggi da 10 a 5 Nm, che sono ora lo standard per sellini e manubri. Ingrassate sempre bene le filettature e i dadi, e cercate di utilizzare strumenti di lavoro con impugnature corte per garantirvi la maggior sensibilità e gradualità possibile nell’operazione di serraggio

Procedure
Imparate a regolare l’altezza del manubrio nel modo corretto, seguendo la giusta procedura, se non volete rischiare di rovinare per sempre una delle componenti più preziose della vostra bici. Prima di tutto, non stringete mai il bullone superiore dell’attacco senza prima aver allentato il bloccaggio del canotto di sterzo, se non volete danneggiare i meccanismi della serie sterzo e le relative ghiere. Assicuratevi che la parte alta dell’attacco sporga di almeno 5 millimetri rispetto al bordo dello sterzo. Cercate di non esercitare troppa forza nella regolazione delle varie componenti, e rifatevi al consiglio precedente per evitare di rompere le parti più delicate.

Tensioni Raggi
Non pensate di centrare le ruote della vostra bici semplicemente agendo sulla tensione dei raggi. La centratura delle ruote è un procedura non banale e affrontarla senza le giuste competenze può portare a pericolose rotture. Ovviamente, per centrare una ruota, bisogna cercare di eliminare le eventuali oscillazioni laterali in fase di rivoluzione agendo sulla tensione degli opportuni raggi attraverso i relativi nipple. Grossolanamente, la raggiatura prevede che quando una ruota è scentrata in un punto, si molli un po’ la tensione del raggio corrispondente tirando contemporaneamente quelli adiacenti. Se nell’operazione si deformano i nipple, si è sicuramente esagerato.

Punto di Rottura
Non sottovalutate l’usura dei cerchi. Le conseguenze possono essere letteralmente letali. Molti fabbricanti di cerchi implementano una sorta d’indicatore d’usura: una scanalatura o dei piccoli buchetti lungo la circonferenza della superficie dove agiscono i pattini dei freni. Individuare questi indicatori e controllarli periodicamente è importante: una volta divenuti invisibili a causa dell’usura, è tempo di cambiare i cerchi. Un altro metodo per tenere sotto controllo il consumo dei cerchi è controllare quanto è concava la superficie di frenata. Se lo spessore della parete del cerchio si è ridotto a 1 mm o meno, il cerchio va cambiato.

Rimozione Sellino
Non lasciate la sella inserita nel reggisella indefinitamente, ma al massimo per tre-sei mesi. Farlo potrebbe rendere pressoché impossibile modificarne l’altezza senza ricorrere a costose riparazioni. Questo perché, pur con tutto il grasso di questo mondo, l’ossidazione è un nemico insidioso, essendo virtualmente impossibile impedire l’ingresso dell’umidità all’interno del tubo reggisella. E non pensiate che sia un problema solo delle componenti in metallo, perché anche quelle in carbonio sono soggette a un problema, anche se opposto, ovvero di scivolamento. Per il metallo, ingrassate bene le parti a contatto dopo averle pulite, mentre per il carbonio utilizzate un fiber grip gel, come quello prodotto da Finish Line.

Pedali
Non avvitate mai i pedali a secco, senza una bella ingrassatura preliminare, almeno se non volete impazzire quando un bel giorno vorrete rimuoverli. Anche stringerli troppo non è una grande idea, visto che per svitare il pedale a quel punto serve spesso e volentieri bloccare la pedivella tra le ganasce di un banco di lavoro in modo da poter esercitare sufficiente forza. Inoltre, quando la corrosione ha raggiunto la filettatura del pedale, questa tende a sbriciolarsi rendendo praticamente impossibile il riutilizzo dello stesso anche quando si riesce a rimuoverlo. Insomma, ingrassate per bene e solo dopo stringete come si deve (applicando una coppia torsionale di non più di 30 Nm).

Gomme
Non sottovalutate mai un fattore importante per le prestazioni e il buon funzionamento della bici quale la pressione dei suoi pneumatici. Andarsene in giro con delle gomme sgonfie è il miglior modo per crearsi un sacco di problemi, oltre che per fare più fatica e andare più piano. Controllate sempre la pressione prima di una lunga uscita, e ricordatevi che gli pneumatici più sottili possono perdere da 0,5 ad addirittura 1 bar al giorno. Basta anche il classico metodo “a mano” per accorgersi di gomme non sufficientemente gonfie. Utilizzate una buona pompa munita di manometro ma abituatevi a giudicare la pressione giusta anche senza strumento, nel caso dobbiate procedere al gonfiaggio con la pompa portatile.

Ruote
Non pedalate mai su ruote allentate. Stringete per bene le leve di bloccaggio rapido prima di ogni uscita e vi sentirete molto più sicuri. Un errore piuttosto comune è considerare la leva di bloccaggio rapido come un dado a galletto, a meno che non si tratti di skewer tipo DT Swiss o di sistemi antifurto che, in realtà, utilizzano proprio quel tipo di bloccaggio per fissare la ruota alla forcella. In generale, comunque, le leve di bloccaggio rapido tradizionali sono più che sufficienti, quando ben chiuse, a garantire piena sicurezza anche in caso di carichi pesanti e improvvisi sulla ruota. Fate attenzione a regolare il bullone in modo da consentire alla leva di chiudersi completamente.

Catena
Evitate di mettervi in viaggio se non siete sicuri che la catena sia perfettamente installata. Qualsiasi danno (come quello in figura), anche se piccolo, mette a repentaglio il buon funzionamento della catena di trasmissione, e di conseguenza la vostra stessa sicurezza. In caso dobbiate eseguire una riparazione, seguite sempre alla lettera le istruzioni di montaggio/smontaggio delle maglie. Inoltre, non sottovalutate l’usura alla quale è soggetto un organo meccanico sotto stress costante, che può arrivare a rovinare i denti di corone e pignoni. Controllate e misurate periodicamente la catena della vostra bicicletta, sostituendola più o meno ogni 2500 km se volete andare sul sicuro.